V.2. Italia (Calabria e Molise)
Fine sec. XIX - entro quarto decennio sec. XX, pezzi 195.

La serie Italia raccoglie 195 immagini (160 positivi, 34 negativi su pellicola, 1 autocromia), di cui 177 relative alla Calabria ed un piccolo gruppo di 18 foto riguardanti le minoranze slave del Molise,285 queste ultime raccolte da Baldacci in relazione allo studio sulle «isole slave del circondario di Larino» commissionatogli nel 1906 dal ministro della Istruzione pubblica Luigi Rava e alla pubblicazione sulla rivista tedesca «Globus» dell'articolo Die Slawen von Molise (1908).286 Le fotografie di ambito calabrese sono suddivise in gruppi in gran parte originali, determinati sulla base del territorio (ad esempio «Sila» o «Provincia di Catanzaro») o, con maggiore precisione, della località cui si riferiscono. I singoli gruppi erano conservati entro buste da lettera recanti l'indicazione manoscritta della località.

Tranne alcune eccezioni, le fotografie scattate da Baldacci sono unite a scatti di altri autori, in genere fotografi professionisti o persone conosciute nel corso dei suoi numerosi soggiorni nella regione. È stato pertanto assai arduo tentare di identificare, di volta in volta, l'autore delle foto: le attribuzioni indicate sono da intendersi come ipotesi che potranno eventualmente essere verificate nel corso di studi più approfonditi. Una parte delle immagini è provvista di didascalie più o meno dettagliate: sono invece assenti, tranne che in rarissimi casi, le date. Per alcuni gruppi di fotografie o singole immagini prive di qualsiasi indicazione non è stato possibile determinare riferimenti precisi a data e località.

La produzione e la raccolta da parte di Baldacci di fotografie relative alla Calabria può essere messa in relazione a due poli di interesse fondamentali: il primo di carattere politico-economico e sociale, in relazione alla «questione silana», mentre il secondo, di tipo etnografico, è incentrato sullo studio delle usanze e dei costumi popolari calabresi, e specificamente del cosiddetto «panno rosso» nell'abbigliamento femminile.

Negli anni tra il 1904 al 1914 egli si recò più volte in Calabria per svolgere le funzioni di commissario agli esami e di ispettore scolastico conferitegli dal Ministero dell'Istruzione pubblica.287 Tali incarichi costituirono l'occasione per alcune escursioni e in particolare per una «visita in Sila», alla quale Baldacci aveva invitato a partecipare il ministro di Agricoltura industria e commercio Luigi Rava (che declinò l'invito), compiuta nell'estate del 1905;288 alla visita seguì uno «studio circa la questione silana» che egli inviò al medesimo Rava e che fu pubblicato nel 1906 sulla rivista «Nuova antologia» con il titolo Per la Sila.289 Nel 1908, in occasione dello svolgimento di nuovi incarichi conferiti dal Ministero dell'Istruzione, Baldacci effettuò un viaggio di studio nella provincia di Catanzaro, il cui itinerario, corredato di osservazioni e notizie raccolte in loco, è descritto nel relativo diario.290 Le informazioni e le fotografie raccolte durante tali viaggi ed in seguito, attraverso la corrispondenza con diversi personaggi locali, principalmente con l'artista e studioso Alfonso Frangipane (Catanzaro, 1881 - Reggio Calabria, 1970), avrebbero dovuto costituire, nelle intenzioni di Baldacci i materiali per uno «studio sul panno rosso».291 Nel 1913 tale studio, di cui purtroppo si è perduta ogni traccia, fu offerto da Baldacci a F. Novati, presidente della Società di etnografia italiana, per la pubblicazione sulla rivista «Lares», rimanendo tuttavia inedito.292 Altri materiali ed appunti per lo studio sul «panno rosso», tra cui le notizie inviate da Frangipane, sono conservati nella sezione Scritti.293

La documentazione relativa alla Calabria costituisce un nucleo di un certo interesse, trattandosi, nel caso delle foto scattate da Baldacci, di immagini originali ed inedite e, nel caso invece di quelle dovute ad altri autori, di documenti iconografici probabilmente rari o con diffusione assai limitata. Si segnala che nelle serie Cartoline e Lettere ricevute sono conservate numerose cartoline illustrate con ritratti fotografici di donne calabresi in costume tradizionale.

285All'interno dello spezzone di documentazione acquisito dalla Biblioteca nel mese di novembre 2003 sono stati individuati 3 positivi, 3 negativi e 1 autocromia relative alla Calabria, che sono andate così ad aggiungersi al nucleo principale precedentemente acquisito.
286Vedi la scheda relativa al gruppo n. 72; A. Baldacci, Die Slawen von Molise, «Globus. Illustrierte Zeitschrift für Lander und Völkerkunder», vol. XCIII, 3-4. L'articolo fu ripubblicato in A. Baldacci, Scritti adriatici I, Bologna, Tipografia Compositori, 1943.
287Nel 1904 e nel 1905 Baldacci fu commissario agli esami presso la Scuola di agricoltura a Cosenza (serie Lettere ricevute, b. 14, lettera n. 14/300 e busta 17, lettera n. 17/29), nel 1908, 1909-1912 e 1914 presso l'Istituto tecnico pareggiato di Catanzaro (nella medesima serie: b. 22, lettera n. 22/403; b. 24, lettera n. 24/549; b. 31, lettera n. 31/214; b. 36, lettera n. 36/449). Nel 1908 fu ispettore presso le Scuole di farmacia, di notariato e di ostetricia di Catanzaro (nella medesima serie: b. 23, lettera n. 23/461 e b. 24, lettere nn. 24/136-137).
288Vedi la scheda relativa al gruppo n. 55.
289Vedi, nella serie Lettere ricevute, la lettera in cui Rava declina l'invito a partecipare alla «visita alla Calabria e alla Sila» che Baldacci aveva progettato (b. 17, lettera n. 17/147, 1905 ago. 28) e la lettera n. 17/242 in cui il medesimo Rava ringrazia Baldacci dell'invio «dell'importante studio che ella ha fatto circa la questione silana». A. Baldacci, Per la Sila, estratto da «Nuova antologia», Roma, 1906 (coll.: BCABo, BALDACCI D.885).
290Vedi, nella serie Diari e quaderni di viaggio, b. 94, il quaderno n. 16.
291Vedi, nella serie Lettere ricevute, il biglietto inviato dal prof. Alfonso Frangipane, con cui informa Baldacci sulle ricerche, che aveva a lui promesso di svolgere, intorno al «panno rosso» nel costume tradizionale calabrese (b. 25, n. 25/153, 1909 ago. IV).
292Serie Lettere ricevute, b. 35, lettera n. 35/353, 1913 dic. 6; vedi anche n. 35/410.
293Sezione Scritti, b. 103, fasc. 103/2.

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